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Puristi del tortello cremasco riuniti nella confraternita

Testata: La Provincia

Sarà all’interno della Tortellata Cremasca, storica manifestazione d’agosto, il battesimo ufficiale della neonata – con tanto di atto notarile – Confraternita del Tortello Cremasco. I due eventi, che camminano in simbiosi, sono stati presentati presso l’agriturismo Le Garzide di Crema, dallo scorso anno sede della Tortellata che Franco Bozzi, presidente dell’Associazione Sport e Cultura Olimpia, ha ideato 34 anni fa: lui, con i suoi collaboratori, è stato il primo a celebrare e diffondere la cultura del Tortello Cremasco a livello locale e oltre i confini del territorio. Da un’idea di Bozzi, dunque, ecco la nascita della Confraternita. Realtà costituita senza fine di lucro, apolitica e apartitica, “ha lo scopo di valorizzare, esaltare e propagandare il Tortello Cremasco e la cultura gastronomica locale”. Tramite un disciplinare che codifichi la ricetta originale, “la Confraternita intende offrirsi come un punto di riferimento e confronto per tramandare le varianti e gli abbinamenti enogastronomici del Tortello, simbolo indiscusso del patrimonio gastronomico cremasco”. Tra le sue attività, la neonata associazione “si propone di promuovere corsi di assaggio e di cucina, convegni, conferenze, manifestazioni culturali e ricreative” l progetto della Confraternita è stato accolto con entusiasmo da molti, anche se le porte rimangono aperte – la sede legale è in via Matteotti 46 – a quanti desiderano interpretare e tramandare la ricetta tradizionale del Tortello. Ecco gli attuali componenti: Roberta Schira (scrittrice e giornalista) in qualità di Gran Maestra della Confraternita, Diego Aiolfi (patron dell’agriturismo Le Garzide), Mauro Bandirali (patron della Gelateria Bandirali), Carlo Barbaglio (patron di Trattoria Rosetta), Gianni Bolzoni (patron della trattoria Il Fulmine), Franco Bozzi (presidente dell’Associazione Sport e Cultura Olimpia), Fiorenza ed Enrica Campari (patron della trattoria La Stanga), Matteo Cattaneo (patron del ristorante Nuovo Maosi), Francesco Cremonesi e Flaminia Rossi (patron della Pasticceria Dossena), Amilcare Cazzamali (della storica bottega Cazzamali), Francesco Dedè (patron de La Campagnola), Stefano Fagioli (patron della Trattoria Viavai), Pia Gobbato (patron dell’Area 51), Marta Guerini Rocco (avvocato redattore della Statuto della Confraternita), Egidio Lunghi (patron della trattoria Le Villette), Alessandro Patrini (patron de Il pane di Paolo e Ale), Leonardo Radaelli (patron della Pasticceria Radaelli) e Antonio Zaninelli (presidente Ascom).Battesimo ufficiale ieri per la confraternita del tortello cremasco. L’iniziativa è stata ospitata all’agriturismo le Garzide, dove, da venerdì, prenderà il via la Tortellata numero 34. Pizzicato a mano, in cinque o sette ‘mosse’, con ingredienti codificati nei secoli che ne dichiarano l’appartenenza a una cultura di confine (Crema era un lembo di Venezia), il tortello non è conosciuto come dovrebbe fuori dal suo territorio di nascita. Da qui partono i membri della confraternita per cambiare le carte in tavola. «Siamo convinti — ha nn o spiegato i promotori, in stragrande maggioranza ristoratori locali — che si tratti di una vera eccellenza, di una sorta di biodiversità della pasta ripiena e vogliamo diffonderne la ricetta, la storia e gli abbinamenti nei menu più attuali. Puntiamo a un disciplinare che codifichi la ricetta originale, anche con corsi di cucina e assaggi, convegni, manifestazioni e conferenze». I confratelli fondatori sono: Roberta Schira (giornalista e scrittrice) con l’incarico di Gran maestro, Diego Aiolfi (Le Garzide), Mauro Bandirali (dell’omonima gelateria), Carlo Barbaglio (t rat tor ia Rosetta), Gianni Bolzoni (trattoria Il Fulmine), Franco Bozzi (ideatore della Confraternita e inventore della Tortellata), Fiorenza ed Enrica Campari (trattoria La Stanga), Amilcare Cazzamali (dell’omonima bottega di carni), Francesco Dedè (La Campagnola), Stefano Fagioli (trattoria Viavai), Pia Gobbato (Area 51), Marta Guerini Rocco (che ha redatto lo statuto), Egidio Lunghi (trattoria Le Villette),A l e s s an d r o Patrini (‘Il Pane di Paolo e Ale’) e Leonardo Radaelli (dell’omonima pasticceria). Ovviamente non si tratta di un circolo chiuso. Le adesioni da parte di addetti ai lavori, ma anche di semplici appassionati del tipico primo piatto cremasco, sono sempre possibili. Basta accettare lo statuto e le sue finalità, documento che ieri, davanti al notaio, hanno sottoscritto tutti i protagonisti dell’atto fondativo.

 

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