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Il patto Gemelli tortelli Da Crema alla Carnia

Testata: La Provincia

Il piatto locale e i cjarsòns friulani accomunati da storia e sapori: la Confraternita sigla l’intesa

di DARIO DOLCI

nCREMA Il tortello cremasco si è fidanzato. Con un suo simile. Nella fattispecie, con il cjarsòns, il raviolo dolce tipico della Carnia. I testimoni del fidanzamento con questo piatto storico della terra di confine sono stati Giovanni Soloni e sua moglie Loretta Marazzi, entrambi membri della Confraternita del Tortello Cremasco. Il luogo in cui è sbocciato l’amore è Forni Avoltri, località in provincia di Udine, dove si è tenuto il 41° raduno nazionale della Federazione italiana circoli enogastronomici, organizzato proprio dall’Accademia dei Cjarsòns, che ha ospitato per quattro giorni i membri di tutte le confraternite nazionali. I Cjarsòns sono fatti di una pasta sottile, preparata con farina, acqua tiepida, uovo e una noce di burro, racchiude un ripieno particolare a base di patate lessate e poi soffritte, cui si aggiunge frutta secca, uva sultanina, fichi secchi, cipolla, aromi orientali, erbe aromatiche spontanee, tra cui la menta secca, cannella, cacao amaro, carruba grattugiata, scorza di limone, un po’ di zucchero e, infine, un uovo per legare il ripieno. Si condiscono con burro fuso e ricotta affumicata grattugiata. Il principio, come si può notare, è quello del tortello cremasco, con un mix di dolce e salato. In comune hanno l’utilizzo delle spezie, che giungevano da Venezia. «Questo piatto –afferma Roberta Schira, Gran maestro della Confraternita – ha delle affinità col nostro tortello. Entrambi sono piatti antichi. Avevo già programmato da tempo questo gemellaggio e ora vorrei portare i nostri soci a Udine per far conoscere la nostra specialità». Le finalità della Confraternita sono puramente culturali : « Non abbiamo fini di lucro e i 2mila euro di attivo che avevamo li abbiano donati ad Anffas Crema. Vogliamo tramandare la ricetta del tortello, che è quella dei primi del Novecento, della nonna del droghiere Cazzamalli, ma siamo aperti anche alle varianti». La giornata finale del raduno si è svolta a Tolmezzo e ha visto la sfilata delle confraternite per le vie del centro cittadino, seguita dalla celebrazione religiosa e dalla chiamata delle varie congregazioni con lo scambio di prodotti tipici.

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