Testata: Il Nuovo Torrazzo
Martedì l'elezione durante una cena conviviale. Tra gli obiettivi del prossimo futuro ottenere per il nostro Tortello la Denominazione Comunale
Il 26 marzo alle ore 19 si sono svolte per la prima volta le elezioni interne alla Confraternita del Tortello Cremasco.
"Vorrei condividere quindi i risultati con la città, perché il Tortello è un bene culturale di tutti i cremaschi. L'obiettivo delle ele-zioni era dare la possibilità ai so-ci di votare il nuovo Consiglio Direttivo", spiega il gran maestro della Confraternita Roberta Schira. Ecco i nomi dei sette eletti: Andreini Annalisa, Fugazza Erminia, Marazzi Loretta, Radici Annalisa, Reduzzi Riccardo, Schira Carlo e la stessa Schira.
"Il Consiglio ha confermato, in seduta successiva, il mio ruolo di gran maestro. Con senso di responsabilità porterò avanti l'incarico per altri tre anni. Dal-la fondazione nel 2015, la Confraternita (di cui mi onoro essere gran maestro fin dall'inizio) ha fatto molta strada", aggiunge Schira. Oggi ci sono una sessan-tina di soci sostenitori iscritti, c'è un sito Internet, sono stati attivati i social, creata la divisa e un distintivo.
"Nel 2017 ho voluto fortemente entrare a far parte della Fice, l'associazione che raccoglie più di cento confraternite e associazioni enogastronomiche italiane: ciò ha permesso a tutti i soci di scambiare esperienze, creare nuove connessioni culturali e viaggi di conoscenza, gemellaggi (con il ristorante Bosio nella Liguria di Ponente). In quasi dieci armi, abbiamo portato il Tortello Cremasco a Milano, lo abbiamo fatto conoscere a chef e giornalisti. £ stato protagonista di molti articoli (raccolti nel sito), di due tesi di laurea ed è arrivato persino in Rai, in prima serata", informa la giornalista cremasca.
"Cosa più importante, abbi-mo conservato in questi nove anni il piacere di riunirci in ristoranti del territorio, sempre diversi, a cadenza bimestrale, accogliendo anche amici e amanti del Tortello sempre nuovi, tra cui artigiani del Cremasco e giornalisti. Tutto ciò per condividere idee e promuovere un piatto tra-dizionale, unico in Italia'.
Ultimamente, ci sono state polemiche riguardo a un ipotetico sgarro della Confraternita nei confronti della tradizione. "Abbiamo scelto la nostra ricetta di riferimento basandoci sulla versione di Amilcare Cazzamalli, che ha gestito una drogheria per decenni ed è la memoria storica del Tortello. Amilcare ha usato come traccia una ricetta di famiglia, quindi il nostro riferimento riporta a inizio Novecento.
La Confraternita intende salvaguardare la ricetta che ha depositato, "ma restando aperti alla creatività, all'innovazione, alle nuove voci che hanno voglia di reinterpretare il nostro Tortello, nel nome della plurali-tà di pensiero e del rispetto delle idee. Consapevoli che la cucina, come tutte le manifestazioni di
una cultura, è continuamente evoluzione. Con la certezza che svolgeremo sempre meglio il lavoro cui la Confraternita ci chiama, auguro lunga vita a questa associazione. Da cremasca che vive a Milano, porto nel cuore la mia città e metto massimo impegno nella salvaguardia e diffusione di un piatto iscritto nostro Dna culturale e territoriale".
Obiettivo è far ottenere presto al Tortello Cremasco la De.Co. (Denominazione Comuna "che darebbe ulteriore lustro e dignità al piatto per cui ci siamo riuniti in Confraternita".