Testata: Corriere della Sera - Ed. Milano
Per la settimana di metà agosto perfetti il pic nic e un'immersione nelle acque ghiacciate dei fontanili del Cremasco. Le risorgive, frequenti nella Bassa, sono state riscoperte grazie al film del 2017 di Luca Guadagnino «Chiamami col tuo nome», di cui diverse scene sono girate proprio lì. Numerosi gli itinerari a piedi o in bicicletta organizzati dalla Pro Loco di Crema (tel. 0373.81020), dopo che l'Oscar per la miglior sceneggiatura non originale ha attirato frotte di turisti da tutto il mondo, pronti a togliersi le scarpe e passeggiare tra le polle d'acqua della campagna. A Crema sono tante le cose da scoprire: è una città segreta, con palazzi nobiliari storicamente legati a Venezia che ne fanno un tesoro di pietra e giardini. D'obbligo, oltre che passeggiare intorno al Duomo e sotto il Torrazzo, una visita alla Basilica di Santa Maria della Croce, con dipinti del Seicento, della scuola di Caravaggio. O una mezz'ora al Museo Sant'Agostino e alla cinquecentesca sala refettorio affrescata da Pietro da Cemmo. Per dormire, c'è l'agriturismo Cascina Loghetto (te1.0373230209) con capre, storioni e oche da far vedere a grandi e bambini. Il pranzo è imperniato su piatti cremaschi, in primis il tortello dolce (ma è un primo), pasta ripiena fatta a mano, che al Loghetto insegnano come preparare. Fino al 28 agosto, tra l'altro, la città ospita la Festa del Tortello Cremasco (tutelato da una Confraternita), cui aderiscono 16 ristoranti e agriturismi, con menu dedicati e prezzi calmierati. Chi vuole portarsi a casa un ricordo gastronomico di Crema, oltre ai tortelli scelga il formaggio Salva, da accompagnare con i peperoni sott'olio detti <dighe» (fate un salto da Emidio, tel. 0373.256914, una delle migliori salumerie di Lombardia), o la Treccia d'Oro, dolce tipico in vendita nella pasticceria omonima (tel. 0373.257643), in pieno centro.
Roberta Schira
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